Dormire insieme al neonato è una pratica molto diffusa in diverse parti del mondo, ma purtroppo nella società occidentale è caduta ormai in disuso.
Attorno al risposo dei bambini aleggiano diversi falsi miti, uno fra tutti è quello di sostenere che il distacco precoce dalla madre porti ad indipendenza ed autonomia.
Sarà proprio così?
Il dormire insieme è un’abitudine che ci accomuna ai primati: i cuccioli di scimmia dormono sempre con la mamma, questo garantisce al piccolo la possibilità di sopravvivenza a predatori, freddo e fame.
E’ quindi un comportamento scritto a livello genetico, un istinto primordiale di sopravvivenza.
Forzare il distaccamento può portare a stress e ansia, sia per il bambino che per la madre.
Nei primi mesi di vita del neonato, soprattutto quando viene allattato al seno, la vicinanza con la mamma si rileva una comodità: essi rimangono svegli per periodi più brevi e si riaddormentano più in fretta e più a lungo, rispetto ai neonati che dormono lontani dalla mamma.
Inoltre il contatto con la madre rassicura il bambino: più verrà ascoltato il suo desiderio di dipendenza quando è piccolo, più facilmente diventerà, mano a mano crescendo, autonomo.
Voler dormire vicino ai genitori non è un vizio, bensì un bisogno. Ascoltiamo i desideri dei nostri bambini e…
Tutti a nanna con la mamma!