Un’alimentazione corretta, associata ad uno stile di vita adeguato, sono alla base del benessere psicofisico della persona: il sonno è quindi strettamente influenzato da alimentazione ed attività fisica.
Negli ultimi anni si è verificato un incremento dei disturbi del sonno, sia in quantità che in qualità del risposo notturno; parallelamente sono aumentati anche i casi di obesità, diabete e sindrome metabolica.
La privazione cronica di sonno produce gravi effetti sul metabolismo dei carboidrati, aumentando il rischio di sviluppare diabete ed obesità.
Un sonno qualitativamente e quantitativamente adeguato è fondamentale per mantenere in condizioni fisiologiche il metabolismo, i processi ormonali e la regolazione dell’appetito.
La digestione è un processo biochimico attivo che impegna molto l’organismo, ripercuotendosi sulla qualità del sonno ed incrementando le pulsazioni cardiache, pressione sistolica, ventilazione etc.
Di contro anche saltare la cena non è coretto, la fame indotta dall’ipoglicemia rappresenta una potenziale difficoltà all’addormentamento.
I due principali ormoni che favoriscono rilassamento e sonno sono: melatonina e serotonina.
La melatonina, sostanza ipnofavorente prodotta dalla ghiandola pineale, contente il rilassamento e riequilibra il ritmo sonno-veglia; la serotonina è un neuromediatore che regola il tono dell’umore e favorisce il sonno non-Rem (sonno profondo).
Il nostro corpo per produrre melatonina e serotonina ha bisogno di un apporto sufficiente di:
Dal 2010 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità: la dieta mediterranea svolge un’azione protettiva per il nostro organismo ed aiuta a prevenire molte malattie (cardiovascolari, diabete, tumori, patologie neurodegenerative), ed è in grado di favorire un corretto equilibrio sonno-veglia.
Contemporaneamente anche idratazione e attività fisica regolare migliorano la qualità del sonno: bere 1,5-2 litri di acqua (senza eccedere la sera) e camminare a ritmo sostenuto, non dopo cena, da 30 a 60 minuti al giorno.
Cosa non deve mai mancare in tavola?
E’ importante una ripartizione equilibrata dei pasti, con una cena leggera ma nutriente, fatta almeno 3 ore prima di coricarsi.
Quali sono quindi gli alimenti nemici del sonno?
Una cena equilibrata, che favorisce il sonno, deve essere così composta:
Dopo cena, per aiutare il rilassamento puoi assumere una tisana calda a base di erbe come camomilla, melissa, malva, biancospino (massimo 100-150 ml) oppure latte caldo, anche vegetale, senza eccedere con la quantità.
Non sai ancora cosa cucinare per cena?
Ecco qualche consiglio di menù per un buon sonno in tutte le stagioni:
Autunno:
– Zuppa di cavolo nero e cannellini
– Insalata di lattuga, finocchi e limone con semi di zucca
– 1 Mela
Il cavolo nero e la lattuga contengono di fibre e sali minerali, mentre finocchio e limone favoriscono la digestione. I semi di zucca sono ricchi di triptofano.
Inverno:
– Vellutata di zucca con crostini integrali, zenzero e semi di zucca
– Branzino con origano, timo e limone
– Spinacini con uvetta e pinoli
– 8 mandorle
Lo zenzero favorisce la digestione, mentre i semi di zucca abbondano di triptofano. Lo spinacio ha proprietà remineralizzanti e vitaminiche
Primavera:
– Zuppa di orzo e verdure
– Asparagi con uova
– Coppetta di ciliegie
Gli asparagi contengono vitamina C, carotenoidi e sali minerali. L’orzo è ricco di serotonina
Estate:
– Riso venere con gamberetti, zucchine, pomodori e menta
– Zucchine al forno con semi di sesamo ed erbe aromatiche
– Sorbetto alle pesche
Il riso venere contiene antociani e polifenoli, i quali danno anche la colorazione al riso. I semi di sesamo sono ricchi di triptofano.
Ricorda, un sonno di qualità si ottiene anche da una sana alimentazione!
Estratto da: Progetto EAT Alimentazione Sostenibile, promosso da Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation